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Goffredo Parise

-   Giosetta Fioroni è una persona che cammina in modo molto leggero: certe volte, non vista, quando ha un po’ fretta, saltella come una scolaretta che vuole riprendere il tempo perduto per leggerezza. Questi saltelli e certe scrollatine di capelli con le dita non recuperano il tempo perduto, né per andare a scuola né per vivere, recuperano però completamente il tempo dell'ispirazione e del suo sentimento, così indispensabile, oggi, in arte figurativa. Non vista, Giosetta Fioroni può improvvisamente fermarsi davanti a una vetrina di giocattoli e perdere molto tempo guardando i giocattoli: i giocattoli che lei guarda a lungo, non vista, sono cose minime, certe volte quasi inesistenti, un poco incomprensibili e un pochino assurde: sono minuscoli oggetti di casa, seggioline, un piccolo comò, una microscopica salle de bain. Altre volte Giosetta Fioroni, non vista (ma noi siamo qui per guardarla quando lei non ci vede) raccoglie per terra un oggettino, oppure qualche foglia da una siepe, o delle erbe, o se in mezzo a un prato, cerca il quadrifoglio o una penna gialla di improbabile usignolo passato un giorno di lì. Giosetta Fioroni cammina in modo molto leggero come camminavano le ragazze degli anni Cinquanta quando andavano a scuola o a un ballo pomeridiano in casa di amiche. Certe volte ride in modo leggerissimo e si copre la bocca con la mano, chissà perché. Mangia anche in modo molto leggero e schizzinoso, guardando e non guardando il cibo, certe volte improvvisamente. guardandolo come guarda quei suoi misteriosi giocattoli, quei mini-Duchamp con sguardo attentissimo e microscopico: il perché è difficile da capire. Anche la sua intelligenza naturalmente è leggera perché essendo rimasta una ragazza degli anni Cinquanta la sua intelligenza è tutta venata, non più che venata, della ideologia di una ragazza degli anni Cinquanta. Le ragazze di quegli anni, ora donne, non sanno e non ricordano di aver mai avuto una ideologia, mentre Giosetta Fioroni che ha coltivato e cullato e amato il suo stile di quegli anni come un seme di miglio in un bicchierino di cotone inzuppato d'acqua ogni mattina, si muove cammina, guarda i giocattoli nelle vetrine e si distrae per strada con una ideologia. L'ideologia figurativa di Giosetta Fioroni, che solo lei possiede tra tutte le ragazze degli anni Cinquanta che l'hanno dimenticata perché non c'era arte in loro ma famiglia e marito e figli, è la ricerca dell'infanzia perduta. Questa ricerca non è una ricerca vera e propria, cosciente, ideologica come quella degli impiegati dell’ideologia o delle ideologie correnti e passate, ma una raccolta giornaliera di stile. Lo stile di Giosetta Fioroni, cioè la parte espressiva e visibile della sua ideologia, è "rosa". Vedere e soprattutto ricordare la vita rosa. Giosetta Fioroni sa benissimo che la vita non è soltanto rosa, ma siccome è un'artista e la sua ideologia non può essere altro che stilistica, il suo stile di artista è "rosa”.

(Goffredo Parise, 1975)


        
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